Quanto è importante lo screening nella prevenzione tumorale?
luglio 2, 2019by Digital FormedicaManagement Socio Sanitario
Per alcune patologie tumorali la mortalità è ridotta fino al 79% con adeguati controlli
È risaputo che gli screening, soprattutto quelli che utilizzano le più moderne tecnologie digitali, rappresentano la migliore chance di avere una diagnosi precoce su molte patologie tumorali. Ma quanto influisce questo sulle percentuali di mortalità? Nel convegno “Il valore sociale dei dati in sanità” organizzato dal network di promozione della salute Presa a Roma, è stata presentata una ricerca dell’EEHTA del CEIS (Centre for Economic and International Studies) di Tor Vergata dai dati molto promettenti.
Tumori al seno, prostata, colon retto registrano diminuzioni drastiche nelle percentuali di mortalità quando accompagnate da una adeguato screening iniziale. Primo su tutti, il colon retto con una diminuzione fino al 79%. Segue il tumore al seno con una riduzione delle fatalità fino al 50%, specialmente quando si considerano tecnologie come la mammografia digitale, più costosa ma anche più efficace. Nel tumore alla prostata si riscontra una riduzione fino al 30%.
Intervistato da la Repubblica, il professor Francesco Saverio Mennini, Research Director dell’EEHTA del CEIS, dichiara oltretutto che “Un utilizzo appropriato e tempestivo dei dispositivi medici potrebbe permettere una forte riduzione dei costi indiretti quale conseguenza di una precoce presa in carico del paziente ed individuazione di una patologia che può garantire un rallentamento ed anche una cura di una malattia con conseguente riduzione dei costi indiretti, delle prestazioni previdenziali e dei costi a carico dei caregivers”.
Marcella Marletta, direttore generale della direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della Salute, aggiunge: “La prevenzione in Italia – dice Marcella Marletta, direttore generale della direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della Salute – è davvero una fetta troppo piccola di investimenti, la spesa per la prevenzione è troppo bassa. La salute e il suo mantenimento non sono un costo ma un investimento e in quest’ambito investire in tecnologia è importante”.
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