Il Corso è inserito nel programma ECM del Ministero della Salute n°157 – 289740 come attività formativa FAD per n°2000 Professionisti Sanitari fra Farmacisti Ospedalieri e Territoriali, Biologi, Medici chirurghi specialisti in Cardiologia, Geriatria, MMG, Medicina Interna, Neurologia, Scienza dell’alimentazione e dietetica. Il Corso ha ottenuto n°6 crediti formativi.

L’assegnazione dei crediti è subordinata alla registrazione su piattaforma FAD, alla partecipazione effettiva dell’intero programma formativo, la compilazione dei questionari di valutazione presenti sulla piattaforma FAD.

Il corso, aperto dal 25/05 al 18/12/2020, è completamente gratuito.

L’allungamento della vita media si accompagna inevitabilmente ad un aumento nel numero di persone che si ammalano e che hanno bisogno di interventi sanitari. È rilevante peraltro il fatto che la sindrome da fragilità dell’anziano si caratterizzi spesso per una malnutrizione proteico-energetica (MPE), che ne condiziona la prognosi. In particolare, alcune gravi sindromi dell’anziano sono caratterizzate da una malnutrizione severa ed ingravescente. Tutto questo assume un significato particolarmente preoccupante, in relazione all’emergenza Covid-19. Infatti, le prime analisi dell’Istituto Superiore di Sanità sui pazienti deceduti per l’infezione da SARS-CoV-2 evidenziano un’età media di 78 anni e la presenza di 3 o più comorbilità tra cui patologie croniche non trasmissibili quali cardiopatia ischemica, ipertensione, diabete e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

Nei pazienti ricoverati per COVID-19 la degenza protratta può causare deterioramento dello stato nutrizionale, con aumento della disabilità e della morbilità alla dimissione e peggioramento della qualità̀ della vita. L’elevato rischio di malnutrizione peggiora la prognosi dei pazienti con polimorbilità, età avanzata e riduzione delle ingesta, sarcopenia e dinapenia, o eventuali problemi legati alla funzione masticatoria e deglutitoria, fattori psico-sociali, deficit cognitivi e fattori socioeconomici. Pertanto, tutti i pazienti affetti da infezione da SARS-COV-2, devono essere sottoposti a screening nutrizionale. Le società scientifiche SINPE, ANDID, ANSISA  SINUC-SIAARTI hanno da subito lavorato alla creazione di raccomandazioni pratiche per il trattamento nutrizionale del paziente  affetto da COVID sia durante il ricovero ospedaliero  che nella fase di subacuzie.

È doveroso ricordare che tutti i pazienti ricoverati per più di 48 ore, indipendentemente dall’indice di massa corporea (body mass index – BMI) iniziale e dall’età, sono a rischio di malnutrizione e necessitano di un intervento nutrizionale tempestivo e appropriato. Il ricovero prolungato, a seguito del catabolismo e dell’immobilizzazione, induce calo del peso e della massa muscolare che può esitare in sarcopenia, condizione che a sua volta contribuisce a ridurre la funzionalità respiratoria e cardiaca, prolungare il ricovero del paziente e peggiorare la prognosi.

Istruzioni