Corsa ai Crediti ECM. Bovenga (Cogeaps): «Da dovere giuridico torni ad essere motivo di soddisfazione»

novembre 29, 2019by Digital FormedicaECM

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In un’intervista a “Sanità e Informazione” il Presidente del Consorzio gestione Anagrafica delle Professioni Sanitarie ha sottolineato l’importanza di un cambio di prospettiva sull’Educazione Continua in Medicina.


È risaputo che conseguenze della Legge Gelli, approvata ormai ben due anni fa, sono ancora tutt’altro che chiare. Ma Sergio Bovenga, presidente del Cogeaps, durante un convegno per l’appunto titolato “Lo stato dell’arte a due anni dall’approvazione della Legge Gelli” ha fornito esempi di vita reale che dovrebbero mettere in guardia tutti i professionisti sanitari ancora privi dei necessari crediti formativi ad un solo mese dalla fine del trienni: decadenze dalle graduatorie di concorsi, minacce di terminazione di contratto in strutture private, e così via.


Ma, secondo Bovenga, questi non dovrebbero essere i motivi principali che portano i professionisti sanitari a mettersi in regola con i crediti. «La formazione continua, ovvero il dovere giuridico e deontologico all’aggiornamento professionale, deve tornare ad essere un ‘piacere’ ed un motivo di motivata e motivante soddisfazione» ha infatti affermato il presidente di Cogeaps. L’ECM è  un requisito indispensabile in tanti ambiti: per l’impiego in alcuni enti pubblici, per l’impiego nel privato accreditato, per gli scatti contrattuali, per le selezioni alla direzione di struttura complessa. «L’occasione è molto importante e anche molto sfidante. In tutto questo sistema la formazione determina la professionalità dei professionisti e quindi ha un ruolo importante. Il sistema complessivamente è un sistema in crescita. I macro dati, ancorché lontani dall’essere conclusivi ci dicono che il sistema è in crescita in tutti i suoi indicatori: partecipazione, eventi, crediti» ha poi aggiunto.


Durante il sopracitato convegno, Bovenga ha trattato primariamente i temi relativi al contenzioso. Alla luce della Legge Gelli, la Formazione Continua ricopre una parte cruciale, e la mancanza di copertura di Crediti ECM può causare grossissimi problemi al Professionista in debito formativo. Bovenga ha anche mostrato una istanza di accesso agli atti richiesta nel corso di un contenzioso: l’ECM è sempre più un valido strumento per dimostrare che il professionista è in linea con l’aggiornamento professionale.


Riguardo invece al dossier formativo, ha poi aggiunto: «Una delle ultime iniziative assunte dalla Commissione nazionale ECM è stata quella di valorizzare ulteriormente il dossier formativo che in questo triennio genera una riduzione di 30 crediti laddove venga partecipato. La Federazione nazionale degli Ordini ha fatto un dossier di gruppo, quindi sostanzialmente ha posto in capo a ciascuno degli oltre 400mila iscritti medici e odontoiatri la possibilità di fatto di usufruire di questa riduzione e questo sul piano dell’incentivazione del dossier. Il dossier è uno strumento sfidante perché in qualche modo ci obbliga a pensare al nostro percorso formativo. Quindi a non fare una formazione a caso, a seconda di quello che il sistema offre ma a porsi la domanda cosa mi serve, su cosa ho bisogno di migliorare o di innovare e come posso farlo».


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